Una carrellata di quattro minuti tra creature bicefale, animali terrificanti e sciabolate degne de Il gladiatore. L'incontro tra Sergio Castellitto e i trecento studenti dell'Istituto Romano Einstein, "una sede risparmiata dal bullismo ma non dall'indifferenza delle istituzioni" secondo la preside, non poteva avere prologo migliore.
Le immagini in anteprima mondiale de ''Le cronache di Narnia - Il principe Caspian'', secondo film tratto dalla trilogia fantasy di Lewis, scalda la giovanissima platea e danno il la' all'attore e regista romano nel primo degli appuntamenti di "Aspettando la Festa", l'iniziativa che Fondazione Cinema per Roma e il comune promuoveranno nelle scuole della capitale da qui a settembre.
"Se il primo vi e' piaciuto - esordisce Castellitto - questo vi strapiacera'. E' piu' spettacolare, piu' dark, piu' adulto". Se la confezione ricorda gli episodi gotici di Harry Potter (Il prigioniero di Azkaban soprattutto), il contenuto rivela ascendenti piu' alti: "La struttura somiglia a quella dell'Amleto di Shakespeare. - confessa l'attore che interpreta il tiranno Miraz - C'e' un giovane principe che vuol riprendersi il regno usurpatogli dall'omicida del padre. Il senso profondo dell'opera e' l'invidia dei grandi per la gioventu'".
L'attore rammenta di aver provato disagio nelle scene di battaglia: "Paura fisica, terrore di farmi male". E di essersi divertito molto con Pierfrancesco Favino, l'altro italiano nel cast: "E' la terza volta che lavoriamo insieme (dopo Padre Pio ed Enzo Ferrari, ndr) e finisce sempre che lo meno".
Sul blue screen, che ha caratterizzato i due terzi del girato, nulla da obiettare: "Chi recita in teatro e' abituato al palcoscenico spoglio". Molti effetti speciali certo, "ma l'unico che conta e' lo sguardo dei bambini sulla storia" dichiara l'attore, che su Narnia cosi' conclude: "Grazie a questo film mi riguadagnero' la stima dei miei figli".
Fonte: Adnkronos
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